I nativi digitali non esistono
€ 16.50
Educare a un uso consapevole, creativo e responsabile dei media digitali

I nativi digitali non esistono

Educare a un uso consapevole, creativo e responsabile dei media digitali

di Cosimo Di Bari, pedagogista
Illustrazioni di Andrea Q

€ 16.50
Indice dei contenuti
  • Bambini e media: vietare, sorvegliare o accompagnare
  • Le tre A per educare i bambini a un uso consapevole dei media
  • Tra cartoon, app, videogame, fotografie e video: i contenuti digitali per l’infanzia
  • Regole e dintorni, il ruolo dei genitori
  • Spunti operativi per giocare, sperimentare e riflettere
  • Media Education tra scuola e famiglia
  • Risorse bibliografiche e spunti per l’approfondimento
Leggi un estratto del libro
L'autore

Cosimo Di Bari è ricercatore di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Firenze. Si è occupato, tra gli altri temi, di Media Education, di cartoon educativi, di pedagogia dell’infanzia, di neo-Bildung e di “pedagogia delle differenze”; è stato coordinatore pedagogico di alcuni servizi educativi e svolge attività di formazione con personale educativo e incontri laboratoriali con i genitori sull’educazione ai media. Tra le sue ultime pubblicazioni, Cartoon educativi e immaginario infantile (Franco Angeli, 2019), Natura e tecnologie digitali (Junior, 2022).

Dettagli
  • Formato: 12 x 19 cm, brossura
  • Pagine: 192
  • ISBN: 9791280540201

Spesso, quando si riflette intorno al rapporto tra media e infanzia, le posizioni si dividono tra “apocalittici” e “integrati”; tra chi li demonizza e vieta, e chi invece ne sdogana del tutto l’uso. L’etichetta “nativi digitali”, coniata nel 2001, ha generato un falso mito che resiste tuttora e che questo libro vuole sfatare: quello secondo cui le nuove generazioni, essendo nate in un contesto caratterizzato dalla presenza degli schermi, sarebbero già alfabetizzate e tecnologicamente competenti.

In realtà, a fare la differenza sono le modalità, le strategie e le finalità con cui usiamo gli strumenti digitali: ingredienti che possono valorizzarne le potenzialità in termini educativi, creativi, formativi e ridurne i rischi. Non esistono infatti media educativi o diseducativi in sé (né analogici né digitali), ma esiste la Media Education, che offre ai genitori una possibile strada per costruire insieme a bambini e ragazzi una dieta mediale sana.

«I media digitali, se usati consapevolmente, possono integrare, ampliare e arricchire le esperienze di adulti e bambini»